Lucerna, Schaffausen, Costanza e dintorni in bicicletta
Partenza!
Rieccomi qui. Penso di aver capito di essere effettivamente affetto da sindrome di Wanderlust.Quindi quando devo partire devo farlo e basta!
Fortunatamente sono stato sommerso da un sacco di lavori che ho potuto fare da casa: questa è una gran fortuna ma allo stesso tempo mi ha costretto davanti al PC per un numero indefinito di ore al fine di consegnarli tutti!
Nonostante ami il mio lavoro; l’esigenza di cambiare ambiente, aria e stile di vita, anche solo per un breve periodo, è diventata ad un certo punto inevitabile!
Come ho già raccontato in altri post di questo mio piccolo blog di viaggio, amo andare in bici non in maniera sportiva e professionale ma semplicemente per quello che è per come la vedo io: libertà allo stato puro con discreto dispiego di energie! Quindi piste in piano illimitate! Questo si può avere in particolare nei dintorni del lago di Costanza (senza andare fino all’Olanda che sono il triplo dei chilometri).Era diverso tempo che volevo scoprire in bici questa parte dell’Europa, relativamente vicina, dove tutto è su misura per questo scopo.
Quindi mi sono deciso: ho caricato la bici in macchina e ho puntato verso la mia destinazione!
Naturalmente, già che c’ero, ho inserito alcune tappe interessanti sul percorso, come le cascate del Reno di Schaffausen e Lucerna che mi dicevano essere una fantastica città da visitare.
Il problema delle città ben organizzate come quelle svizzere è ovviamente il parcheggio, sempre a pagamento e con tariffe appunto: svizzere.
Questo rimane da promemoria per il prossimo viaggio , che preferibilmente farò in treno sin dalla partenza!
Lucerna
Lucerna è veramente bella ed io, abitando a pochi chilometri dalla Svizzera, riesco finalmente ad addentrarmi nella vera atmosfera e cultura del paese. Ci sono scorci fantastici e un sacco di storia; si cammina su un ponte di legno del 1400 sul lago e le decorazioni dipinte sulle case ti fanno immergere immediatamente in un mondo incantato.
Riesco anche a cenare con una vera fondue a base di kirsch e formaggi tipici al Rigi House: qui assaggi anche la vera integrazione culturale: I gestori sono nepalesi, fanno un’ottima fondue e sono naturalizzati qui da anni; li vedi parlare felicemente delle proprie origini con turisti americani, anch’essi di origine asiatica, ma radicalizzati in contesti completamente differenti.
Di fatto qui sembra che non ci sia proprio razzismo: ognuno si comporta correttamente con le regole comuni del posto e alla fine capisci che è questo che conta veramente.
Dormo in un piccolo hotel in riva al fiume nel pieno centro, prenotando all’ultimo momento, trovo un ottimo prezzo ed è sopra un vivace bar inglese che però non infastidisce e ti fa ancora di più percepire la multiculturalità della città.
Sciaffusa
Il giorno dopo parto e mi dirigo verso Sciaffusa. Le cascate meritano sicuramente una visita e anche lì è tutto ben organizzato per visitarne molti punti in bici.
In questo caso però ho optato per visitarle a piedi, per aver maggior flessibilità. Scelta che poi ho considerato azzeccata visto la possibilità di scendere fino al livello più basso con l’acqua scrosciante a pochi centimetri!
Terminata la visita mi sono diretto verso Costanza, a poco più di 50 km, seguendo il perimetro del lago.
Lago di Costanza
Costanza l’ho trovata bella ma piuttosto caotica rispetto a quello che cercavo, così ho trovato parcheggio e ho fatto un breve giro in bici di pochi chilometri. L’idea era di prendere in bici il traghetto per la riva opposta del lago ma gli orari sono ancora invernali e la cosa non era fattibile per i miei programmi.
Qui si comincia però a vedere l’attitudine alla bici come comune mezzo di trasporto: bici ovunque, persone di tutte le età e famiglie che pedalano con neonati sui trasportino al seguito , piste dedicate e l’esperienza di attraversare la dogana tra Germania e Svizzera in bici svoltando in una via qualunque!
Successivamente ho cercato un alloggio per la notte su booking e prenotato nel fantastico borgo di Meersburg. Attraversato il lago in traghetto con l’auto e passato una splendida serata in questo tranquillo borgo, molto caratteristico, la cui ripida deriva verso il lago ti porta a piacevoli e ansimanti scarpinate!
La vera sorpresa è arrivata sulla strada del ritorno: in fondo avevo fatto questo viaggio per scorazzare tranquillamente in piano e non l’avevo ancora fatto come volevo io!
Alla mattina mi dirigo verso Lindau e Bregenz, seguo la parte sud est del lago e attraverso il paesino di Hard: qui trovo un lungo tragitto del Reno verso il lago di Costanza; e finalmente un parcheggio libero da vincoli nei pressi dell’argine.
Senza saperlo sono sul delta del Reno: un paradiso del ciclo turismo tra ponti e foreste che attraversano Austria, Germania e Svizzera!
Percorro circa 10 km in una giornata spettacolare e pedalando mi abbronzo la testa (pure troppo) in Austria!
Qui è impressionante vedere strade da 2 corsie, solitamente riservate alle macchine, dedicate alle bici e le indicazioni sull’asfalto con le direzioni per le nazioni confinanti!
Ci sono poi delle piccole penisole che protendono verso il lago che ti fanno ritrovare in punti stupendi tra le acque con poche pedalate!
Ritorno attraversando il piccolo paese di Hard: tutto è indicato alla perfezione per muoversi in bici e non fatico a ritrovare il punto dove avevo parcheggiato. Sono già le 15.30 e non ho ancora mangiato dopo la colazione in albergo del mattino.
Essendo in Austria immagino non sia un problema voler pranzare a quell’ora. E infatti trovo le indicazioni per un ristorante all’aperto proprio vicino dove avevo parcheggiato, faccio un ultima breve pedalata in un piccolo villaggio costruito tra i canali che mi ricorda molto l’Olanda e giungo in questo ristorante dove posso cenare all’aperto con una temperatura ideale.
Il posto è bello e la cameriera mi spiega in inglese le loro specialità: come non provare un ottimo filetto in Austria? Così è: la qualità eccezionale e la preparazione ottima.
Saluto e mi dirigo verso casa soddisfatto del mio piccolo viaggio.
Attraverso le alpi svizzere dal San Bernardino in una giornata spettacolare e non riesco a non fermarmi continuamente ad ammirare i paesaggi.
Finalmente torno a casa, felice e con gli occhi pieni della bellezza e libertà che cercavo. Vedrò di farmeli bastare fino alla prossima volta!